In un contesto di tassi di interesse elevati, che sommergono i Paesi in via di sviluppo nei loro debiti, la metà delle economie più povere non ha recuperato i livelli di produzione precedenti alla pandemia.
Nel 2015, la comunità internazionale ha fissato gli Obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030. I primi due obiettivi – l’eliminazione della povertà estrema e un mondo senza fame –, ad oggi non sembrano realizzabili. Il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale si trovano ad affrontare una crisi di credibilità.
Oggi più che mai è urgente realizzare istituzioni che rappresentino tutti i popoli e garantiscano una governance globale che persegua il bene comune universale.
L'articolo di Fernando de la Iglesia Viguiristi S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/le-riunioni-di-primavera-del-fondo-monetario-internazionale-e-della-banca-mondiale/
Nel 2015, la comunità internazionale ha fissato gli Obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030. I primi due obiettivi – l’eliminazione della povertà estrema e un mondo senza fame –, ad oggi non sembrano realizzabili. Il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale si trovano ad affrontare una crisi di credibilità.
Oggi più che mai è urgente realizzare istituzioni che rappresentino tutti i popoli e garantiscano una governance globale che persegua il bene comune universale.
L'articolo di Fernando de la Iglesia Viguiristi S.I.
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La Civiltà Cattolica
Le riunioni di primavera del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale | La Civiltà Cattolica
Un'analisi critica delle recenti riunioni del FMI e della Banca Mondiale, evidenziando le sfide dei Paesi in via di sviluppo e la necessità di una governance globale inclusiva per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030.
Quello del 2025 sarà il 31° Giubileo della storia e si apre in una dimensione di evangelizzazione universale, per tutti: va oltre i confini ecclesiali.
Una novità consiste nel presentare l’annuncio della speranza con dei segni che la rendano concreta: la pace nel mondo, una visione della vita carica di entusiasmo da trasmettere, un sostegno concreto per quanti vivono condizioni di disagio.
La Bolla di indizione del Giubileo Spes non confundit contiene un appello per tentare di eliminare la fame nel mondo e per far condonare i debiti ai Paesi poveri.
L'articolo di Giancarlo Pani S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/2025-il-giubileo-della-speranza/
Una novità consiste nel presentare l’annuncio della speranza con dei segni che la rendano concreta: la pace nel mondo, una visione della vita carica di entusiasmo da trasmettere, un sostegno concreto per quanti vivono condizioni di disagio.
La Bolla di indizione del Giubileo Spes non confundit contiene un appello per tentare di eliminare la fame nel mondo e per far condonare i debiti ai Paesi poveri.
L'articolo di Giancarlo Pani S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/2025-il-giubileo-della-speranza/
La Civiltà Cattolica
2025, il Giubileo della speranza | La Civiltà Cattolica
Papa Francesco ha indetto il Giubileo del 2025 con la bolla "Spes non confundit". Il Giubileo sarà all'insegna di alcuni segni di speranza concreta: L'appello per eliminare la fame e condonare i debiti dei Paesi poveri.
Marcello mio di Christophe Honoré, film presentato in concorso all’ultimo festival di Cannes, gioca con lo spettatore e la memoria ancora viva di una «gloria» del cinema italiano e mondiale come Marcello Mastroianni.
Il gioco narrativo coinvolge alcune star francesi e internazionali nel ruolo di sé stesse, tra cui Catherine Deneuve e Chiara Mastroianni, compagna e figlia dell’attore scomparso. Fino a dove il cinema può spingersi per sfumare i confini tra realtà e finzione?
L'articolo di Piero Loredan S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/marcello-mio-un-gioco-tra-realta-e-finzione/
Il gioco narrativo coinvolge alcune star francesi e internazionali nel ruolo di sé stesse, tra cui Catherine Deneuve e Chiara Mastroianni, compagna e figlia dell’attore scomparso. Fino a dove il cinema può spingersi per sfumare i confini tra realtà e finzione?
L'articolo di Piero Loredan S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/marcello-mio-un-gioco-tra-realta-e-finzione/
La Civiltà Cattolica
«Marcello mio», un gioco tra realtà e finzione | La Civiltà Cattolica
Il film "Marcello mio" di Christophe Honoré sfuma i confini tra realtà e finzione, omaggiando Marcello Mastroianni. Un viaggio narrativo tra memoria e magia del cinema, con la partecipazione di star internazionali come Catherine Deneuve e Chiara Mastroianni.
Nei 350 anni dalla morte, ricordiamo Jacomo o Giacomo Carissimi, figura di eminente compositore, ma poco conosciuta se non dagli studiosi di musica.
Originario di una famiglia di bottai – «copellari», in romanesco – che provenivano dalle Marche, divenne un bravo maestro di cappella e consolidò un’arte musicale – con circa 600 composizioni – che doveva fare scuola in Europa e segnare un punto di riferimento per tutta la storia della musica.
Oltre a Charpentier, tra i suoi allievi si ricordano Giovanni Battista Mocchi, Domenico Palombi, Vincen¬zo Albrici, Johann Philipp Krieger, Christoph Bernhard, Johann Caspar Kerll.
Generazioni che conducono a quelle dei Bach, compreso il grande Johann Sebastian.
L'articolo di Giovanni Arledler S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/giacomo-carissimi-al-collegio-germanico-ungarico/
Originario di una famiglia di bottai – «copellari», in romanesco – che provenivano dalle Marche, divenne un bravo maestro di cappella e consolidò un’arte musicale – con circa 600 composizioni – che doveva fare scuola in Europa e segnare un punto di riferimento per tutta la storia della musica.
Oltre a Charpentier, tra i suoi allievi si ricordano Giovanni Battista Mocchi, Domenico Palombi, Vincen¬zo Albrici, Johann Philipp Krieger, Christoph Bernhard, Johann Caspar Kerll.
Generazioni che conducono a quelle dei Bach, compreso il grande Johann Sebastian.
L'articolo di Giovanni Arledler S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/giacomo-carissimi-al-collegio-germanico-ungarico/
La Civiltà Cattolica
La musica di Giacomo Carissimi | La Civiltà Cattolica
Un tributo al compositore Giacomo Carissimi nel 350° anniversario della sua morte. Esplorazione della sua carriera al Collegio Germanico Ungarico di Roma e delle sue oltre 600 composizioni liturgiche.
La Fondazione vaticana Giovanni Paolo I ha pubblicato l’edizione critica del volume Illustrissimi, in cui nel 1976 l’allora Patriarca di Venezia, Albino Luciani, poi papa Giovanni Paolo I, aveva raccolto quaranta «lettere immaginarie» dirette a personaggi famosi della storia e della letteratura, in massima parte da lui pubblicate sulla stampa veneta su diversi argomenti di attualità religiosa e morale, ecclesiale e sociale.
P. Federico Lombardi, impiegando lo stesso genere letterario, intreccia una conversazione con il Patriarca a proposito dei temi allora affrontati.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/rileggendo-illustrissimi-una-conversazione-con-il-patriarca-luciani/
P. Federico Lombardi, impiegando lo stesso genere letterario, intreccia una conversazione con il Patriarca a proposito dei temi allora affrontati.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/rileggendo-illustrissimi-una-conversazione-con-il-patriarca-luciani/
La Civiltà Cattolica
Rileggendo «Illustrissimi». Una conversazione con il Patriarca Luciani | La Civiltà Cattolica
Riflessione critica sul volume "Illustrissimi" di Albino Luciani, poi papa Giovanni Paolo I. Una conversazione immaginaria che intreccia i temi religiosi, morali e sociali affrontati nelle 40 lettere immaginarie del Patriarca di Venezia.
Ecco il consueto numero "doppio" estivo della Civiltà Cattolica.
Scopri sul nostro sito titoli e temi, e leggi l'editoriale.
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https://www.laciviltacattolica.it/quaderno/4179-4180/
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L’orrore della catena di situazioni e di scelte individuali che hanno portato il 19 giugno scorso alla morte del bracciante indiano Satnam Singh stimolerà finalmente qualche intervento utile alle tantissime persone che ogni giorno sono costrette a lavori non dignitosi, malpagati, senza alcuna attenzione alla sicurezza e, normalmente, irregolari?
L’economia non uccide per caso.
Leggi il nostro nuovo editoriale
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/leconomia-non-uccide-per-caso/
L’economia non uccide per caso.
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La Civiltà Cattolica
L’economia non uccide per caso | La Civiltà Cattolica
L'orrore della morte del bracciante indiano Satnam Singh richiama l'attenzione su lavoro irregolare e non dignitoso. Politica, imprese e coscienze individuali si interroghino su come affrontare l'idolo di un'economia che uccide.
È opinione diffusa che la psicologia e la psicoanalisi, per non parlare della psichiatria, si occupino soprattutto del versante «malato» del comportamento umano: ne interpretano i sintomi, le possibili conseguenze, in vista di una modalità efficace di cura.
Pur riconoscendo l’aiuto offerto in termini di cura del disagio, da diverso tempo si assiste invece al sorgere di nuove tendenze, riprese in particolare dalla cosiddetta «psicologia positiva», interessata a rilevare cosa renda la vita appagante, felice, piuttosto che limitarsi a indagarne gli aspetti malati. Di che si tratta esattamente?
L'articolo di Giovanni Cucci S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/la-psicologia-positiva-uno-sguardo-differente-sulla-vita/
Pur riconoscendo l’aiuto offerto in termini di cura del disagio, da diverso tempo si assiste invece al sorgere di nuove tendenze, riprese in particolare dalla cosiddetta «psicologia positiva», interessata a rilevare cosa renda la vita appagante, felice, piuttosto che limitarsi a indagarne gli aspetti malati. Di che si tratta esattamente?
L'articolo di Giovanni Cucci S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/la-psicologia-positiva-uno-sguardo-differente-sulla-vita/
La Civiltà Cattolica
La psicologia positiva. Uno sguardo differente sulla vita | La Civiltà Cattolica
La psicologia si focalizza anche su ciò che rende la vita appagante e felice, oltre a curare il disagio. Scopri le tendenze che promuovono la qualità della vita e che cosa è la psicologia positiva.
Le elezioni dell’aprile 1924, figlie della discussa «legge Acerbo», legittimarono non solo il nuovo governo guidato da Benito Mussolini, ma anche il «dominio» del fascismo sull’Italia e sulla vita degli italiani.
Se Mussolini, infatti, con la Marcia su Roma del 1922, andò al potere con una sorta di pseudo-colpo di Stato, il fascismo si impossessò delle leve del Paese, utilizzando uno strumento tipico delle democrazie liberali: le elezioni politiche.
L'articolo di Giovanni Sale S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/le-elezioni-fasciste-del-1924/
Se Mussolini, infatti, con la Marcia su Roma del 1922, andò al potere con una sorta di pseudo-colpo di Stato, il fascismo si impossessò delle leve del Paese, utilizzando uno strumento tipico delle democrazie liberali: le elezioni politiche.
L'articolo di Giovanni Sale S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/le-elezioni-fasciste-del-1924/
La Civiltà Cattolica
Le elezioni fasciste del 1924 | La Civiltà Cattolica
Le prime elezioni con la legge Acerbo nel 1924 e l'ascesa al potere di Mussolini. Il fascismo ottenne il controllo del Paese attraverso metodi democratici e violenti, ma anche mediante la legittimazione formale di un voto democratico.
La conquista del potere da parte di Abimelech, la prima investitura reale nella storia d’Israele, passa attraverso la cruenta uccisione dei propri fratelli: vengono trucidati 70 figli di Gedeone. Ne sopravvive solo uno, Iotam, che poi rivestirà il ruolo di guastafeste.
Abimelech non è designato da Dio come giudice per liberare il popolo d’Israele, ma si fa proclamare re dai suoi complici. La sua storia ci mostra, però, come il male divori sé stesso e sia responsabile della propria rovina.
L'articolo di Vincenzo Anselmo S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/abimelech-e-la-fraternita-tradita/
Abimelech non è designato da Dio come giudice per liberare il popolo d’Israele, ma si fa proclamare re dai suoi complici. La sua storia ci mostra, però, come il male divori sé stesso e sia responsabile della propria rovina.
L'articolo di Vincenzo Anselmo S.I.
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La Civiltà Cattolica
Abimelech e la fraternità tradita | La Civiltà Cattolica
Nel libro dei Giudici, Abimelech è un personaggio controverso che tradisce la fraternità per ottenere il potere. Scopri la sua storia e le implicazioni etiche dell'ascesa del primo re d'Israele.
"La guerra è da considerarsi sempre una sconfitta: una sconfitta della ragione e dell’umanità. Venga presto, allora, un sussulto spirituale e culturale che porti gli uomini a bandire la guerra". (Giovanni Paolo II)
Arriva il q. 4181.
Scopri online temi e titoli di questo nuovo numero della Civiltà Cattolica
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https://www.laciviltacattolica.it/quaderno/4181/
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Il Patto europeo sulla migrazione e l’asilo, approvato nell’aprile 2024 e risultato di oltre tre anni di negoziati istituzionali, riforma il vigente Sistema europeo comune di asilo, con l’obiettivo dichiarato di fornire un «approccio globale» alla migrazione e di creare «processi migratori più rapidi e fluidi e una governance più forte delle politiche in materia di migrazione e frontiere».
Al di là delle intenzioni, nel com¬plesso la legislazione è stata accolta con pesanti critiche da parte del settore della società civile che opera con rifugiati e migranti, comprese le istituzioni legate alla Chiesa cattolica. Perché?
L'articolo di Alberto Ares Mateos S.I. e Claudia Bonamini
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/il-patto-europeo-sulla-migrazione-e-lasilo-e-linsegnamento-sociale-della-chiesa/
Al di là delle intenzioni, nel com¬plesso la legislazione è stata accolta con pesanti critiche da parte del settore della società civile che opera con rifugiati e migranti, comprese le istituzioni legate alla Chiesa cattolica. Perché?
L'articolo di Alberto Ares Mateos S.I. e Claudia Bonamini
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La Civiltà Cattolica
Il Patto europeo sulla migrazione e l’asilo e l’insegnamento sociale della Chiesa | La Civiltà Cattolica
Il Patto europeo sulla migrazione e l’asilo riforma il Sistema europeo di asilo, promettendo processi migratori rapidi e governance più forte. Tuttavia, ha sollevato critiche da parte della società civile e delle istituzioni cattoliche.
Perché il Nuovo Testamento non contiene solo i Vangeli, ma anche lettere? E, per di più, lettere scritte da cristiani che non avevano conosciuto Gesù «secondo la carne»? Alcune sono state scritte senz’altro prima dei Vangeli. Paolo ha dato l’esempio.
Esiste una specie di corrispondenza tra l’incarnazione del Verbo e il posto delle lettere apostoliche nel Nuovo Testamento. La Parola divina e le parole umane diventano inseparabili.
L'articolo di Marc Rastoin S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/perche-ci-sono-delle-lettere-nel-nuovo-testamento/
Esiste una specie di corrispondenza tra l’incarnazione del Verbo e il posto delle lettere apostoliche nel Nuovo Testamento. La Parola divina e le parole umane diventano inseparabili.
L'articolo di Marc Rastoin S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/perche-ci-sono-delle-lettere-nel-nuovo-testamento/
La Civiltà Cattolica
Perché ci sono delle lettere nel Nuovo Testamento? | La Civiltà Cattolica
Le lettere nel Nuovo Testamento, scritte da cristiani guidati dallo Spirito Santo, sono vitali per la fede. Paolo esemplifica la comunione universale dei cristiani, legando la Parola divina alle parole umane in modo indissolubile.
Tra le opere che rientrerebbero di diritto tra i «classici mondiali», il Daodejing occupa un posto speciale, per le sue tonalità decisamente femminili, per il suo carattere paradossale e sovversivo, per la sua scrittura enigmatica, come l’identità del suo autore (Laozi), e per lo straordinario numero di traduzioni.
L’introduzione del pensiero del Laozi-Daodejing in Occidente non poteva non attirare l’attenzione dei filosofi, tra cui Hegel e Heidegger. Il Dao («la Via») è una realtà onnicomprensiva, che risiede anche nel cuore-mente del praticante. E ancora oggi la lettura del Daodejing è simile a un esercizio spirituale.
L'articolo di Benoît Vermander S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/il-daodejing-un-classico-mondiale/
L’introduzione del pensiero del Laozi-Daodejing in Occidente non poteva non attirare l’attenzione dei filosofi, tra cui Hegel e Heidegger. Il Dao («la Via») è una realtà onnicomprensiva, che risiede anche nel cuore-mente del praticante. E ancora oggi la lettura del Daodejing è simile a un esercizio spirituale.
L'articolo di Benoît Vermander S.I.
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La Civiltà Cattolica
Il «Daodejing», un classico mondiale | La Civiltà Cattolica
Il Daodejing, con le sue caratteristiche femminili e paradossali, è un classico mondiale influente. Il suo impatto si estende dai filosofi occidentali all’incontro tra cristianesimo e pensiero taoista, fino alla teologia interculturale odierna.
Come aveva previsto Mark Carney nel 2015, il riscaldamento climatico comporta tre generi di rischi per la sfera finanziaria: 1) un «rischio fisico», provocato dalla distruzione delle condizioni materiali di esistenza degli esseri viventi; 2) un «rischio di transizione», generato dalla perdita di valore delle attività finanziarie legate alle energie fossili; 3) un «rischio giuridico», perché le società civili chiederanno conto agli inquinatori delle loro responsabilità nel disastro ecologico in corso.
A questi rischi se ne deve aggiungere un quarto, quello assicurativo. Di che si tratta? Il caso emblematico di Swiss Re.
L'articolo di Gaël Giraud S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/unsafe-le-assicurazioni-in-un-pianeta-che-brucia/
A questi rischi se ne deve aggiungere un quarto, quello assicurativo. Di che si tratta? Il caso emblematico di Swiss Re.
L'articolo di Gaël Giraud S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/unsafe-le-assicurazioni-in-un-pianeta-che-brucia/
La Civiltà Cattolica
«Unsafe». Le assicurazioni in un Pianeta che brucia | La Civiltà Cattolica
Il riscaldamento climatico introduce rischi fisici, di transizione e giuridici per la finanza. Inoltre, emerge un quarto rischio: quello assicurativo. Assumersi i rischi di un Pianeta in fiamme è impossibile, e ciò mostra la vulnerabilità dei nostri sistemi.
Il documento della Chiesa ortodossa Per la vita del mondo. Verso un ethos sociale della Chiesa ortodossa, approvato nel 2020 dal Santo Sinodo della Chiesa di Costantinopoli presenta temi e lineamenti generali in sintonia con la dottrina sociale cattolica; ma evidenzia, nel contenuto e nella forma, accenti e sfumature, fonti e modi di ragionare diversi e talvolta inediti per il lettore cattolico. Sono 4 i punti fondamentali. Quali?
L'articolo di Grégoire Catta S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/uno-sguardo-cattolico-sul-documento-ortodosso-per-la-vita-del-mondo/
L'articolo di Grégoire Catta S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/uno-sguardo-cattolico-sul-documento-ortodosso-per-la-vita-del-mondo/
La Civiltà Cattolica
Uno sguardo cattolico sul documento ortodosso «Per la vita del mondo» | La Civiltà Cattolica
Il documento della Chiesa ortodossa "Per la vita del mondo" definisce quattro punti fondamentali: persona umana come immagine di Dio, trasformazione del mondo, attenzione ai poveri e un’etica dialogica e profetica.
«Essere missionari in Giappone significa prima di tutto essere testimoni e, in quanto tali, saper suscitare domande».
Maria Angela De Giorgi è una missionaria saveriana italiana che vive da 39 anni in Giappone. Ci svela una realtà che affascina l’Occidente, sebbene sia, allo stesso tempo, sconosciuta e misteriosa. Con le proprie esperienze e riflessioni, De Giorgi ci introduce alla società giapponese, parlandoci delle tensioni che si possono riscontrare tra modernità e tradizione, sviluppo tecnologico e sensibilità alla bellezza e alla natura. Con uno sguardo competente alla situazione religiosa in Giappone e al ruolo della Chiesa cattolica.
L'intervista di Nuno da Silva Gonçalves S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/missione-in-giappone-fra-testimonianza-e-dialogo/
Maria Angela De Giorgi è una missionaria saveriana italiana che vive da 39 anni in Giappone. Ci svela una realtà che affascina l’Occidente, sebbene sia, allo stesso tempo, sconosciuta e misteriosa. Con le proprie esperienze e riflessioni, De Giorgi ci introduce alla società giapponese, parlandoci delle tensioni che si possono riscontrare tra modernità e tradizione, sviluppo tecnologico e sensibilità alla bellezza e alla natura. Con uno sguardo competente alla situazione religiosa in Giappone e al ruolo della Chiesa cattolica.
L'intervista di Nuno da Silva Gonçalves S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/missione-in-giappone-fra-testimonianza-e-dialogo/
La Civiltà Cattolica
Missione in Giappone, fra testimonianza e dialogo | La Civiltà Cattolica
Maria Angela De Giorgi, missionaria in Giappone da 39 anni, ci offre uno sguardo affascinante sulla società giapponese, evidenziando le tensioni tra modernità e tradizione e il ruolo della Chiesa cattolica in un contesto complesso.
Arriva il nuovo numero della Civiltà Cattolica, il 4182.
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Durante il suo ultimo Viaggio Apostolico – tra il 2 e il 13 settembre 2024 –, papa Francesco ha incontrato in tre distinte occasioni i suoi confratelli gesuiti in Indonesia, Timor Est e Singapore.
P. Antonio Spadaro, presente agli incontri, ha realizzato in esclusiva per La Civiltà Cattolica il resoconto dei colloqui che sarà pubblicato nel quaderno 4183 della rivista. Il testo integrale è già online sul nostro sito.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/avanti-con-prudenza-coraggiosa/
P. Antonio Spadaro, presente agli incontri, ha realizzato in esclusiva per La Civiltà Cattolica il resoconto dei colloqui che sarà pubblicato nel quaderno 4183 della rivista. Il testo integrale è già online sul nostro sito.
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La Civiltà Cattolica
Papa Francesco ai gesuiti: «Avanti con prudenza coraggiosa» | La Civiltà Cattolica
Papa Francesco incontra i gesuiti in Indonesia, Timor-Leste e Singapore. Dialogo su preghiera, giustizia sociale e missione interculturale, offrendo consigli profondi e ispirazione per il futuro della Chiesa.
🔴 Arriva il nuovo quaderno de La Civiltà Cattolica, il 4186.
◦ Maternità surrogata e tutela della dignità
◦ Le nuove Norme per il discernimento di presunti fenomeni soprannaturali
◦ Sammy Basso: un giovane «anziano» testimone di scienza e di fede
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