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L’elemento che qualifica maggiormente la sua arte, e ne fa una realtà classica al di là del tempo, è il fatto che si occupa dell’uomo, del suo mondo e delle ansie per la vita. E lo fa attraverso una telecamera, con cui si immerge sotto la superficie delle apparenze e cerca di penetrare nel fondo della coscienza umana, nelle zone in cui la morale assume le sue decisioni ed esercita la sua responsabilità.

Al pioniere della video-art, Bill Viola, è dedicato l’ultimo episodio del podcast Arte, tra passato e presente.

https://www.spreaker.com/episode/arte-tra-passato-e-presente-episodio-8-bill-viola-e-le-acque-primordiali--60423507
Arriva il n. 4177 della Civiltà Cattolica.

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A partire dalla Dichiarazione del dicastero per la Dottrina della Fede, Dignitas infinita, si possono avere vari approcci al tema della dignità umana.

Il primo, di carattere epistemologico, permette di ricostruire gli apporti della teologia cristiana della dignità, mettendola in dialogo con la filosofia. Il secondo, antropologico, guarda sia alla struttura relazionale della persona sia al significato della libertà per approdare al senso profondo della dignità. Il terzo, di carattere etico, cerca di mostrare come dal fondamento della dignità umana scaturisca un’etica coerente della vita di carattere personalista.

L'articolo di Julio L. Martínez S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/in-nome-della-dignita/
La democrazia statunitense, mentre è sfidata dall’esterno dalla guerra, è nelle condizioni di far fronte a un potenziale nemico interno che cavalchi le debolezze del sistema occidentale e la sfiducia dei cittadini delusi?

Secondo The Economist questo pericolo oggi c’è sia negli Usa sia in altre democrazie del mondo occidentale, e non va né minimizzato né esagerato: «Se gli americani credono che la loro Costituzione da sola possa salvare la repubblica da un Cesare sul Potomac, allora sono troppo ottimisti».

Un allarme esagerato?

L'articolo di Giovanni Sale S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/gli-usa-verso-le-elezioni-presidenziali/
Endō è stato presentato al pubblico internazionale come «autore cattolico giapponese» fin dalla pubblicazione di Silenzio nel 1966: questa definizione, seppure giusta, corre il rischio di evidenziare solo le sue influenze occidentali.

Egli appartiene saldamente alla tradizione giapponese, come è venuta formandosi dopo l’apertura al mondo occidentale nel XIX secolo, per il quale grande è il valore attribuito all’individuo, nella forma precipua dello shishōsetsu – o romanzo dell’Io –, che costituisce il modello pre¬dominante della narrativa giapponese moderna.

L'articolo di Diego Mattei S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/endo-shusaku-la-forza-della-debolezza/
Suor Simona Brambilla, missionaria della Consolata, dal dicembre 2023 è segretario del Dicastero per gli Istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica.

Nell’intervista a La Civiltà Cattolica, ci ha parlato delle sue radici, della sua formazione in infermieristica e psicologia, del suo percorso missionario in Mozambico e, in un modo più dettagliato, della sua presente missione istituzionale di «accompagnare» da vicino la realtà della vita consacrata nella Chiesa. Che per lei è sempre «una realtà viva, fatta di umanità impastata di terra e di Cielo».

L'intervista del direttore, Nuno da Silva Gonçalves S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/vita-consacrata-una-umanita-impastata-di-terra-e-di-cielo/
Il termine «wokismo» definisce coloro che si considerano consapevoli (woke) e vigilanti contro le ingiustizie che permeano la società e contro la refrattarietà di questa nei confronti delle riforme.

A prima vista appare un movimento che dà voce a tutte le persone in qualche modo emarginate, ma in realtà è più complesso e può essere considerato una vera e propria ideologia politica. Qual è il processo che ha generato il wokismo? Quali gli effetti di una contrapposizione uguale e contraria?

L'articolo di Nelson Faria S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/il-wokismo-un-brusco-risveglio/
Il popolo di Dio nasce nei vari popoli della Terra, ciascuno dei quali ha una propria cultura. La cultura cambia, si trasforma e risponde ai desideri e alle aspettative di ogni generazione, pur mantenendo riferimenti comuni (lingua, storia, patrimonio, tradizioni ecc.), che forniscono identità e senso di appartenenza.

Il contatto del Vangelo con le diverse culture può far emergere nuovi aspetti della rivelazione finora non sufficientemente evidenziati. Al tempo stesso, questo contatto può es¬sere fonte di significativi cambiamenti culturali.

Qual è in questa dinamica il ruolo della teologia, secondo papa Francesco?

L'articolo di Ernesto Cavassa S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/il-lavoro-teologico-secondo-papa-francesco/
Nei giorni scorsi è morto Bill Viola. La sua arte si occupa del uomo, del suo mondo e delle ansie per la vita. Lo fa attraverso una telecamera, con cui si immerge sotto la superficie delle apparenze e cerca di penetrare nel fondo della coscienza umana.

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"Quando muore la verità, chi ne senta la mancanza?".

Arriva il numero 4178 della Civiltà Cattolica.

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Dopo essere stata nominata parola dell’anno nel 2016, la «post-verità» è stata oggetto di molteplici e variegate analisi.

Esplorando la tesi di Timothy Snyder, secondo cui essa apre le porte al fascismo, nell’articolo si cerca di difendere la prospettiva realista, per la quale la verità riguarda una corrispondenza tra ciò che il soggetto pensa e i fatti oggettivi: una realtà che è indipendente da qualsiasi costruzione soggettiva.

Da un lato, si argomenta che è possibile parlare di «post-verità» solo partendo da questa concezione realista. Dall’altro, si sostiene che tale concezione apre lo spazio per un dialogo fraterno tra persone di diverse ideologie o credenze.

Ma soprattutto, quando muore la verità, chi ne sente la mancanza?

L'articolo di Andreas Gonçalves Lind S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/quando-muore-la-verita-chi-ne-sente-la-mancanza/
Da sempre gli uomini hanno ritenuto che operare la giustizia, e quindi dire il giusto, nelle sentenze come nelle leggi, nei rapporti tra privati come in quelli pubblici, non dipendesse solo dalle regole o norme poste da loro stessi, nei loro atti di imperio, ma che queste norme traessero la loro validità da un sistema di valori ad esse antecedente, e quindi superiore.

È interessante osservare che questa istanza di giustizia ulteriore, e perciò divina, deriva già dal pensiero classico, e dunque pagano.

Ma esiste oggi il diritto naturale?

L'articolo di Ottavio de Bertolis S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/esiste-il-diritto-naturale/
A cosa si può paragonare la vita cristiana? A uno sprint o a una corsa di fondo?

Nelle sue lettere, Paolo usa l’immagine della corsa. È interessante riflettere su questa immagine familiare e sul modo in cui i cristiani vedono la loro vita spirituale in una società afflitta dal «burnout» e dalla fatica. Numerosi studi infatti hanno evidenziato quanto la nostra società contemporanea sia segnata da un crescente esaurimento delle persone.

In che modo la vita di Cristo e dei santi può essere un aiuto reale per la nostra vita senza spingerci a un attivismo sterile e usurante?

L'articolo di Marc Rastoin S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/la-vita-cristiana-come-corsa-di-fondo/
In un contesto di tassi di interesse elevati, che sommergono i Paesi in via di sviluppo nei loro debiti, la metà delle economie più povere non ha recuperato i livelli di produzione precedenti alla pandemia.

Nel 2015, la comunità internazionale ha fissato gli Obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030. I primi due obiettivi – l’eliminazione della povertà estrema e un mondo senza fame –, ad oggi non sembrano realizzabili. Il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale si trovano ad affrontare una crisi di credibilità.

Oggi più che mai è urgente realizzare istituzioni che rappresentino tutti i popoli e garantiscano una governance globale che persegua il bene comune universale.

L'articolo di Fernando de la Iglesia Viguiristi S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/le-riunioni-di-primavera-del-fondo-monetario-internazionale-e-della-banca-mondiale/
Quello del 2025 sarà il 31° Giubileo della storia e si apre in una dimensione di evangelizzazione universale, per tutti: va oltre i confini ecclesiali.

Una novità consiste nel presentare l’annuncio della speranza con dei segni che la rendano concreta: la pace nel mondo, una visione della vita carica di entusiasmo da trasmettere, un sostegno concreto per quanti vivono condizioni di disagio.

La Bolla di indizione del Giubileo Spes non confundit contiene un appello per tentare di eliminare la fame nel mondo e per far condonare i debiti ai Paesi poveri.

L'articolo di Giancarlo Pani S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/2025-il-giubileo-della-speranza/
Marcello mio di Christophe Honoré, film presentato in concorso all’ultimo festival di Cannes, gioca con lo spettatore e la memoria ancora viva di una «gloria» del cinema italiano e mondiale come Marcello Mastroianni.

Il gioco narrativo coinvolge alcune star francesi e internazionali nel ruolo di sé stesse, tra cui Catherine Deneuve e Chiara Mastroianni, compagna e figlia dell’attore scomparso. Fino a dove il cinema può spingersi per sfumare i confini tra realtà e finzione?

L'articolo di Piero Loredan S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/marcello-mio-un-gioco-tra-realta-e-finzione/
Nei 350 anni dalla morte, ricordiamo Jacomo o Giacomo Carissimi, figura di eminente compositore, ma poco conosciuta se non dagli studiosi di musica.

Originario di una famiglia di bottai – «copellari», in romanesco – che provenivano dalle Marche, divenne un bravo maestro di cappella e consolidò un’arte musicale – con circa 600 composizioni – che doveva fare scuola in Europa e segnare un punto di riferimento per tutta la storia della musica.

Oltre a Charpentier, tra i suoi allievi si ricordano Giovanni Battista Mocchi, Domenico Palombi, Vincen¬zo Albrici, Johann Philipp Krieger, Christoph Bernhard, Johann Caspar Kerll.

Generazioni che conducono a quelle dei Bach, compreso il grande Johann Sebastian.

L'articolo di Giovanni Arledler S.I.
https://www.laciviltacattolica.it/articolo/giacomo-carissimi-al-collegio-germanico-ungarico/
La Fondazione vaticana Giovanni Paolo I ha pubblicato l’edizione critica del volume Illustrissimi, in cui nel 1976 l’allora Patriarca di Venezia, Albino Luciani, poi papa Giovanni Paolo I, aveva raccolto quaranta «lettere immaginarie» dirette a personaggi famosi della storia e della letteratura, in massima parte da lui pubblicate sulla stampa veneta su diversi argomenti di attualità religiosa e morale, ecclesiale e sociale.

P. Federico Lombardi, impiegando lo stesso genere letterario, intreccia una conversazione con il Patriarca a proposito dei temi allora affrontati.

https://www.laciviltacattolica.it/articolo/rileggendo-illustrissimi-una-conversazione-con-il-patriarca-luciani/
2025/02/19 07:33:11
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