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3615 - Telegram Web
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Non credi anche tu che il significato della vita sia semplicemente la passione che ogni giorno invade il nostro cuore, la nostra anima e il nostro corpo e che, qualunque cosa accada, continua a bruciare in eterno... e non credi che non saremo vissuti invano, poiché abbiamo provato questa passione?

- Sándor Márai, Le braci
VOLARIO. Simboli, miti e misteri degli esseri alati: uccelli, insetti, creature fantastiche

- Alfredo Cattabiani, Mondadori, Milano (2023)

“Volario” è un viaggio fantasmagorico, attraverso il tempo e lo spazio, alla scoperta di miti, simboli, leggende, proverbi, feste, opere letterarie e figurative ispirate dagli esseri alati; un viaggio in cui, uno dopo l'altro, si aprono davanti agli occhi del lettore scenari fantastici di uomini, dei e creature immaginarie, e in cui si intrecciano osservazioni naturalistiche e rievocazioni storiche, tradizioni popolari e considerazioni filosofiche. Tra colibrì, farfalle, ippogrifi e vampiri, Alfredo Cattabiani situa così ogni simbolo nel contesto suo proprio offrendo, grazie ai numerosi esempi tratti dalle arti figurative, la possibilità di interpretare correttamente quadri, sculture, emblemi, rappresentazioni religiose e raffigurazioni architettoniche. E ci offre un'opera unica, improntata a un amore «religioso» per l'universo animale, che è anche una straordinaria miniera di fiabe e leggende che hanno per protagonista il mondo alato.

#ConsigliDiLettura
La danza della maschera Tsam, Mongolia (1925)
Georg Trakl
L'ISOLA DI SACHALIN

- Anton Čechov, Adelphi, Milano (2017)

«Per quanto si riferisce a me, non provo appagamento alcuno per il mio lavoro, perché lo trovo meschino» scriveva Čechov all'amico Suvorin nel 1888. «Se è ancor troppo presto per lamentarmi, non lo è mai abbastanza per domandarmi: mi occupo di una cosa seria o di sciocchezze?». Il viaggio che, armato solo del passaporto e di una tessera di corrispondente di «Novoe vremja», intraprenderà due anni più tardi per studiare la vita dei deportati nella colonia penale di Sachalin è la drastica risposta a questo interrogativo. Sbarcato ai confini del mondo, in un luogo dove Puškin e Gogol' sono incomprensibili e inutili e «l'anima è invasa da quel sentimento che, forse, ha già provato Odisseo mentre navigava per mari sconosciuti», Čechov riuscirà – malgrado il boicottaggio delle autorità e un clima che «predispone ai pensieri più foschi» – a penetrare nell'inferno della katorga e a denunciare, con una precisione e un'obiettività dietro le quali fremono pietà e indignazione, il fallimento di un sistema dominato da ingiustizia e corruzione, e colpevole di infliggere «il grado infimo di umiliazione sotto il quale un uomo non può scendere». Ma riuscirà anche a fissare nitidissime visioni di sconvolgente bellezza: le contadine che nella valle dell'Arkaj, per ripararsi dalla pioggia, si legano intorno al capo gigantesche foglie di bardana e «sembrano scarabei verdi»; le lunghe strisce di sabbia che separano il Golfo di Nyj dal mare tetro e malvagio; i giljaki, dai larghi sorrisi beati che possono lasciare posto a un'aria «dolorosamente pensierosa, un po' come le vedove»; le donne ainu dalle labbra tinte di blu, chine sui pentoloni come streghe a rimestare la zuppa di pesce.

#ConsigliDiLettura
Inverno 1929, Gemona del Friuli (Udine)
È più allentato l’alveare di neve,
il cristallo più trasparente della finestra
e il velo turchese
con noncuranza è buttato sulla sedia.

Il tessuto, ebbro di se stesso,
carezzevole per le lusinghe della luce,
assapora l’estate
come non toccato dall’inverno.

E se nei diamanti di ghiaccio
scorre il gelo dell’eternità,
qui c’è il palpito delle libellule
presto-in-vita, occhiazzurri…


- Osip Ėmil’evič Mandel’štam


[In foto: Mattino a Burggraben (Tirolo), Febbraio 2025 ©️ Marco Malaguti]
Se fai per benino l'uomo ignoto della strada, non dici mai il tuo parere, ti occupi solo della tua famiglia e non vivi in tempi di guerra, hai ottime probabilità di morire di un infarto, di una trombosi cerebrale o di cancro.

Uomini orribili creano condizioni orribili che a loro volta producono uomini orribili.


- Franz Fischer
LA FORZA DEL PENSIERO. Saggi e conferenze

- Giorgio Agamben, Neri Pozza, Vicenza (2018)

Giorgio Agamben ha raccolto in questo volume un’ampia scelta dei suoi saggi inediti o sparsi in riviste oggi introvabili, dal 1980 a oggi. Ordinati in tre sezioni distinte (Linguaggio, Storia, Potenza), i diversi motivi del suo pensiero ruotano ostinatamente intorno a un unico centro, che il titolo compendia nella formula: la potenza del pensiero. In ognuno di questi testi è, infatti, in corso un esperimento, in cui la posta in gioco è ogni volta l’uomo come essere di potenza, che nessun compito storico, nessuna opera e nessuna vocazione biologica possono esaurire, ed è, per questo, irrevocabilmente assegnato alla felicità e alla politica.

#ConsigliDiLettura
🇧🇷 Cinta Larga (Brasile) John Launois, 1973
Comincia con la giornata di oggi, in Slovenia, la stagione dei Kurent, maschere di aspetto demoniaco ma decisamente benefiche, antiche figure del folklore slavo di questa parte d'Europa. I Kurent sono maschere tipiche del periodo che segna la fine dell'Inverno e sono diffuse in tutta la Slovenia, in particolare nell'area della città di Ptuj. I colori di cui sono adornati simboleggiano i fiori, che ormai, sotto la neve, si stanno preparando per sbocciare. La danza dei Kurent, che spesso rumoreggiano e saltano grandi falò, è da intendersi come destinata a loro. Il ballo e il rumore dei Kurent suona la sveglia e ridesta la natura, che deve ricominciare a riprendere i consueti ritmi della bella stagione. Tradizionalmente la stagione dei Kurent termina con il mercoledì delle ceneri, quando inizia il penitenziale tempo di Quaresima.
Con lunghi colli pendono le stelle
Di fuoco sulle torri che vacillano
Sferzando i tetti. E la fiamma saltella
Come un fantasma per le vie sconvolte.

Finestre sbattono. E le mura antiche
Senza denti spalancano le porte.
Nelle fauci precipitano i ponti
E fuori c’è, ad attendere, la Morte.

Corre la gente intorno senza meta
Gridando cieca, con le armi in mano.
Giú nelle strade è un brusio sordo, e danzano
Agitate dal vento le campane.

Rosse e morte le piazze. E lune enormi
Con gambe ossute salgono oltre i tetti
Illuminando ai malati che dormono
Le fronti scialbe come lini freddi.


- Georg Heym
Per i materialisti l'universo è un problema fisico, l'uomo un problema chimico. Con ciò essi sono certamente nel vero, ma questo non impedisce che esista anche un problema metafisico. Anche se l'universo fino all'ultima stella fissa fosse, come problema fisico, chiarito in ogni più minuta parte, noi saremmo egualmente innanzi a cosa sì meravigliosamente strana, che ad ogni pensatore si imporrebbe ancora il problema metafisico, come avveniva a quel re indiano il quale mantenendo alla sua corte molti sapienti acciò talvolta gli tenessero compagnia e lo istruissero, sempre diceva loro, dopo ch'essi avevano parlato a perfezione su tutto: Sta bene, ma... per quale ragione esiste qualche cosa? al che i sapienti non sapevano rispondere.

- Karl Freiherr von Prel
CANTI

- Hadewijch di Anversa, Edizioni Marietti, Bologna (2022)

I quarantacinque canti d’amore spirituali di Hadewijch di Anversa, qui proposti per la prima volta in italiano in forma integrale, costituiscono un unicum in tutto il Medioevo occidentale. Mistica e poetessa fiamminga, vissuta probabilmente nel ducato del Brabante tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo in uno dei gruppi che hanno preceduto i beghinaggi, Hadewijch fu tra le principali figure della letteratura volgare europea di quel periodo. Le sue liriche, che esprimono una cultura raffinata, nutrita di spiritualità agostiniana e cisterciense, esaltano l’esperienza mistica e lo slancio verso l’amore divino.

#ConsigliDiLettura
🇧🇸 Bahamas, Frankie Horvat, 1976
Il mio dovere,
cantando trarre l'allodola dalla zolla, l'arcobaleno dal pianto,
la farfalla dal bozzolo,
il marmo dalla rupe,
l'idea dal marmo,
il santo, l'eroe, la madre, dall'uomo.

- László Mécs
2025/02/23 23:06:01
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