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Forwarded from tomrum
Dog and Priest, Alex Colville
Brian Connelly, A Night Garden
Sandro Penna
Cressida Campbell, The Veranda (1987)
Giuseppe Vassallo, Per espansione (2020)
James McLaughlin Way
Phil Greenwood, Marigold Mountain
Forwarded from Stillicidio
Più vivo di così non sarai mai, te lo prometto.
Per la prima volta vedrai i pori schiudersi
come musi di pesce e potrai ascoltare
il mormorio del sangue nelle gallerie
e sentire la luce scivolarti sulle cornee
come lo strascico di un abito; per la prima volta
avvertirai la gravità pungerti
come una spina nel calcagno
e per l’imperativo delle ali avrai male alle scapole.
Ti prometto di renderti talmente vivo che
la polvere ti assorderà cadendo sopra i mobili,
che le sopracciglie diventeranno due ferite fresche 
e ti parrà che i tuoi ricordi inizino
con la creazione del mondo.

Nina Cassian - La Tentazione
Anne Sexton, Us
Forwarded from Stillicidio (Agnese)
Non devi essere buono.
Non devi camminare sulle ginocchia
Per centinaia di miglia nel deserto, per espiare.
Devi solo lasciare che il delicato animale del tuo corpo
ami ciò che ama.
Parlami della disperazione, la tua, e io ti parlerò della mia.
Intanto il mondo va avanti.
Intanto il sole e le luminose perle di pioggia
Si stanno spostando attraverso il paesaggio,
sopra le praterie e gli alberi profondi,
le montagne e i fiumi.
Intanto le oche selvatiche, alte nella pulita aria blu,
di nuovo si stanno dirigendo verso casa.
Chiunque tu sia, non importa quanto solo ti senta,
il mondo si offre alla tua immaginazione,
ti chiama come le oche selvatiche, stridenti ed eccitanti -
annunciando ripetutamente il tuo posto
nella famiglia delle cose.

Mary Oliver
Maxfield Parrish
Forwarded from The Catcher in the Rye
پریِ دریایی


© The Mermaid, 1920. by Anto Carte
Forwarded from L-gallery
Leonard de Buck, Three Stages of Life, 1910
John Harris, Crystal
Rae Klein, "You Are So Warm"
Victo Ngai
Nicholas Roerich, Power of the Caves
Jan Ouwersloot, Saturday Evening (1935)
Forwarded from Stillicidio (Agnese)
Chi è fatto di pietra, chi è fatto d’argilla –
Io invece sono fatta d’argento e brillo!
La mia occupazione – è il tradimento, il mio nome – Marina,
io – sono l’effimera spuma del mare.

Chi è fatto d’argilla, chi è fatto di carne –
a costoro la bara e le lastre tombali…
battezzata nella fonte marina – e nel mio
volo continuamente infranta!

Attraverso ogni cuore, attraverso ogni rete
batte il mio arbitrio.
Io – vedi questi ricci scomposti? –
non sono fatta del sale della terra.

Mi frango sulle vostre granitiche ginocchia
e da ogni onda – risuscito!
Evviva la schiuma – l’allegra schiuma –
l’alta schiuma del mare!

Marina Cvetaeva (1920)
Rik Garrett, Symbiosis
2025/05/29 22:31:00
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