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Nella cultura patriarcale giapponese era difficile essere una donna ribelle come Kanno Sugako. Nata nel 1880, aveva capito presto qual era il posto e la considerazione per le donne nel suo Paese tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Dopo la morte della madre il padre si risposò e la sua matrigna la trattava con tanto disprezzo da arrivare a farla violentare da un minatore a soli 15 anni. Un evento che la traumatizzò profondamente anche perché vissuto nel silenzio e nella vergogna. Un silenzio e una vergogna che vennero meno quando Kanno leggendo uno scritto dello storico giapponese, Sakai Toshihiko, scoprì che anche in Giappone c'erano uomini che sostenevano che la vittima di uno stupro non deve sentirsi in colpa, che sono i suoi aguzzini a doversi vergognare.
Le parole di Sakai cambiarono Kanno che approdò a letture sempre più impegnate e anticonformiste. Si avvicinò ai movimenti rivoluzionari e divenne una scrittrice molto attiva in merito ai diritti delle donne.
Restò una convinta pacifista fin quando, nel 1908, dopo l'arresto in massa di socialisti e anarchici durante un raduno scoprì che molti di loro avevano subito torture. Protestò e venne arrestata anche lei. Decise allora di cambiare radicalmente il suo metodo di lotta: “l’imperatore Mutsuhito, paragonato con altri imperatori, sembra godere di una certa popolarità tra la gente comune e pare essere una brava persona. E ho pietà di lui in quanto individuo, ma è un imperatore, il primo responsabile dello sfruttamento economico del popolo. È politicamente alla base di ogni crimine commesso, è intellettualmente la causa fondamentale di ogni credenza superstiziosa. Concludendo, una persona che ricopre un ruolo simile deve essere eliminato”.
Dalla teoria Kanno passò all’azione: aveva già preparato l’esplosivo che avrebbe fatto saltare in aria Mutsuhito quando fu arrestata dopo una delazione. Con lei finirono dentro decine di anarchici, molti dei quali innocenti. 24 di loro verranno condannati alla pena di morte, inclusa Kanno, prima donna ad essere impiccata in Giappone con l’accusa di tradimento. In punto di morte, il suo pensiero non andò tanto alla sua sorte ma a quella dei compagni innocenti:
“Amici, compagni, più della metà di loro erano spettatori innocenti di quanto era stato orchestrato da 5 o 6 tra noi. Perché erano in qualche modo vicini a noi e perché sono anarchici ora saranno sacrificati in maniera orribile. Abbiamo navigato l’Oceano contro il vento dei pensieri di oggi, e siamo affondati”.
Kanno Sugako verrà impiccata il 25 gennaio del 1911.
Cronache Ribelli
BY Voluntarismo en Lucha✊🏴
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