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3635 - Telegram Web
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"Dunque, attraverso l’infrastruttura allestita in decenni di riforme, tutte le informazioni – di vita, di morte e di miracoli – relative a ciascuno studente, dall’asilo in poi, vengono carpite, risucchiate e immortalate nel buco nero delle banche dati, che ne fanno – soprattutto, ne faranno – uso libero e discrezionale, siano i rispettivi titolari volenti o nolenti. Quelli ai quali è stata fatta una testa così sulla tutela della privacy. È in atto una mastodontica operazione di spionaggio e di condizionamento a cui nessuno deve sfuggire. E a cui quasi nessuno, incredibilmente, pare obiettare."

di Elisabetta Frezza

https://www.renovatio21.com/del-bruco-e-della-farfalla-la-scuola-verso-algoritmi-mostruosi/
Con l'inizio, dopo l'intermezzo di Joe Biden, del secondo mandato di Donald Trump alla Casa Bianca, gli Stati Uniti sembrano aver virato verso una geopolitica maggiormente assertiva, fatta di una ridiscussione globale dei rapporti diplomatici, in primis quelli con gli alleati, e della ricollocazione al centro della scena di un solo principio: America First. Ne parlano Marco Malaguti (ricercatore Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli) e Alberto Gava (Analista politico di Nazione Futura, imprenditore)

https://www.youtube.com/watch?v=ZRLz0dE3iAU
Il Canto della Sibilla Occitana, qui riproposto in lingua originale dal musicista catalano Savall, riprende la tradizione dei canti sibillini, orazioni liturgiche diffuse in Provenza, Catalogna, Isole Baleari (soprattutto a Minorca) e Sardegna, dove la cantante solista, impersonante una non ben precisata "sibilla" anticipava la fine dei tempi e la venuta del Giorno del Giudizio. Tradizionalmente il canto della Sibilla veniva recitato durante la messa di mezzanotte del 24 Dicembre. Pesanti sono le influenze trobadoriche, così come forti le tracce di filosofia agostiniana di cui i testi sono spesso impregnati. Avversati dal Concilio di Trento, e successivamente vietati in quanto considerati in odor di catarismo, questi canti continuarono comunque a venire recitati in varie località, rendendo nei fatti il divieto nullo.

https://m.youtube.com/watch?v=it5kN-UgXjI
Dio ci dona la verità integrale, ma noi ne vediamo sempre solo delle facce; esse sono subordinate al tutto e non si lasciano staccare. Il diamante risplende solo se tutte le facce rimangono così come sono. Certamente si può ammirare una sola faccia in se stessa, ma occorre far presente che è una parte del tutto e che si manifesta per amore del tutto.

- Adrienne von Speyr
LE RAGIONI DELL'IRRAZIONALISMO

- Giuseppe Rensi, Orthotes, Napoli (2015)

Si può dire che il contenuto di Le ragioni dell’irrazionalismo, il libro pubblicato da Rensi nel 1933, sia l’individuazione e la profonda, appassionata analisi di quattro disgrazie che segnano la condizione dell’uomo rendendogli il mondo inospitale, ostile. La prima disgrazia è il dominio dell’irrazionalità e dell’assurdo, inteso come il caos in cui, su ogni questione, si confrontano tante posizioni diverse senza alcuna possibilità di stabilire quale fra esse sia quella che rappresenta la ragione e la verità, anzi addirittura se ci sia. La seconda disgrazia è la strutturale ingiustizia del reale, che nel mondo degli uomini si modula come sistematico ricorso alla violenza per troncare il diverbio fra le parti contendenti, che non è risolubile sul piano della pura discussione razionale. La terza disgrazia è la noia indotta dalla ripetitività della storia, che non fa registrare alcun vero progresso in quanto ripropone sempre sostanzialmente le stesse situazioni, solo appena alterate di volta in volta da variazioni di secondaria importanza. L’ultima disgrazia è l’impossibilità per l’uomo di determinare gli eventi, i quali (come dicevano gli antichi) stanno sulle ginocchia di Giove, cioè sono rimessi a una casualità che, oltre a eludere i tentativi umani di controllarli, non li indirizza certo verso la realizzazione di un Fine/del Bene.

#ConsigliDiLettura
🇧🇧 Barbados, Pesci volanti
Primavera? Siamo ai primi di febbraio
e ancora ne ha da cadere, di neve:
ancora pungere di freddo.
Pure, adesso che ci penso
e mi guardo meglio in giro,
l’annuncio della primavera non è solo
sulla bocca della fioraia
lasciata all’angolo della strada.
Forse nelle nubi, forse nel vento;
o nell’erba de’ giardinetti che hanno
il cancello sul marciapiede:
o fra le connessure delle pietre:
ma, insomma, è.
Gioca con me a nasconderello:
dove si apparti non potrei dire
né donde sbuchi per tornare a rintanarsi;
non dice, promette e poi fugge.


- Ada Negri

[in foto: cascata del Lainbach, Mittenwald (Germania), Febbraio 2025 ©️ Marco Malaguti]
🕯📚 Questa sera, alle ore 22, trentaquattresimo appuntamento con la nostra lettura notturna e la trentaquattresima avventura de "Il Canto dei Nibelunghi" antico poema epico germanico. Procuratevi un paio di cuffie e non mancate!
Sera di Febbraio

Spunta la luna.

Nel viale è ancora
giorno, una sera che rapida cala.
Indifferente gioventù s’allaccia;
sbanda a povere mete.

Ed è il pensiero
della morte che, infine, aiuta a vivere.

Umberto Saba


[Luci del tramonto su Mittenwald e il gruppo del Karwendel (Germania), Febbraio 2025 ©️ Marco Malaguti]
I Nibelunghi, "Come gettarono i morti fuori della sala"
Marco Malaguti - Clara Tassinari
📚🕯 LETTURE NOTTURNE

"Il Canto dei Nibelunghi", antico poema epico germanico.

Trentaquattresima Avventura, "Come gettarono i morti fuori della sala"

(voce narrante di Marco Malaguti, voce introduttiva e proemio di Clara Tassinari)

Ogni mercoledì alle ore 22.00

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#INibelunghi@lelephantnoir
Dio crea dal nulla; meraviglioso, dici tu. Sì, ma Egli fa una cosa che è ancora più meravigliosa, crea i santi (la comunione dei Santi) dai peccatori.

- Søren Kierkegaard
JOHN RONALD REUEL TOLKIEN. L'Anello e la Spada

- Stefano Giuliano e Chiara Nejrotti, Bietti, Milano (2025)

Il processo di scrittura di J. R. R. Tolkien si basava sulla sua straordinaria immaginazione e sulla sua nota abilità di filologo. La filologia gli permetteva, infatti, di dare sostanza a figure e luoghi enigmatici dell’universo nordico, svelando legami nascosti e suggerendo chiavi di lettura. Nei suoi romanzi, esplorò temi mitici e folklorici come la Terra Desolata, il potere taumaturgico dei sovrani, la Cavalcata infernale e l’Albero secco. Particolarmente significativi sono l’Anello e la Spada. Il primo simboleggia il potere autoritario e oppressivo di Sauron, basato sulla forza e sul terrore, mentre la seconda rappresenta il potere autorevole di Aragorn, fondato sul diritto, sul prestigio e sul legame con la comunità. Il successo mondiale dei racconti della Terra di Mezzo dimostra l’enorme potenza simbolica dei miti, che, nonostante la crisi dei tempi attuali, segnati dalla perdita di valori condivisi e da un diffuso materialismo, continuano a offrire il senso della trascendenza, illuminando le profondità della psiche umana e fornendo modelli in un’epoca priva di punti di riferimento.

#ConsigliDiLettura
Temporale estivo sulle campagne di Borodino, Impero Russo (1911). Foto colorizzata
Circonfusi di luce,
per morbide plaghe,
voi vi aggirate lassú,
Numi beati!
E vi disfiorano
le fulgide brezze celesti
lievi
come musiche dita
le sacre corde dell’arpa.

    Non oppressi dal Fato
respiran gli Dei
col dolce respiro
del tenero bimbo nel sonno.
In umile boccio raccolta,
immacolata,
eternamente fiorisce
l’anima loro:
e gli occhi beati
guardano sereni
in una imperitura chiarità.

    Ma la sorte, ai mortali,
destina
non trovar pace
in verun luogo, mai.
Scompaiono
cadendo ciechi
da un’ora nell’altra,
com’acqua montana scagliata
di rupe in rupe
pel corso degli anni
verso l’Ignoto
laggiú.

- Friedrich Hölderlin
Il Manoscritto di Bayeux raduna 103 canzoni popolari diffuse in Francia tra il XV ed il XVI secolo, molte delle quali narrano le vicende della Guerra dei Cent'Anni, vinta infine dai francesi contro l'Inghilterra all'inizio del Quattrocento. Poco più di un secolo dopo, per evitare che questo patrimonio folklorico andasse perduto, re Carlo III di Borbone diede ordine di assemblare questa raccolta, da cui proviene il brano di oggi, "Le roy anglois", che narra, per la verità con diverse imprecisioni storiche, della morte, sul suolo di Francia, del sovrano inglese Enrico V, i cui sudditi "volevano cacciare i buoni francesi dalla Francia, e invece ne sono stati cacciati".

https://youtu.be/voXt4SRsD2M?si=hP9pnNn3tlqK-nZY
Chi ha perduto il sapore delle cose è malato; il malato ha perduto il sapore d'ogni cosa — poiché sapore altro non è che il senso dell'utilità della cosa alla salute. E come s'egli già fosse, non più vuole le cose ma vuole il sapore che non ha più, mettendosi e rimettendosi nelle posizioni saporite conosciute da lui prima, o che agli altri prodighe di piacere egli venga a conoscere. Egli è come colui che vuol veder l'ombra del proprio profilo che volgendosi la distrugge. Già dunque quando si parla comunemente «dei piaceri» come di posizioni determinate che danno piacere, siamo ormai nella posizione ammalata: e andiamo a cercare il piacere per sé, a sfruttare la nostra posizione verso una cosa per avere un sapore che in quanto lo andiamo a cercare non lo abbiamo più. Vogliamo goder due volte di noi: non più «godo — perché sono» — ma «son io che godo» e in realtà non godiamo più.

– Carlo Michelstaedter, Il dialogo della salute.
FANTAFASCISMI

- AA.VV. (a cura di Gianfranco De Turris), Bietti, Milano (2018)

Cosa sarebbe accaduto se Mussolini avesse avuto a disposizione la bomba atomica? O se fosse morto durante la Marcia su Roma? E se avesse deciso di non firmare i Patti Lateranensi? La Storia non ammette speculazioni su epiloghi alternativi o avvenimenti che avrebbero potuto verificarsi ma non furono. La narrativa, invece, è libera di farlo, anche guardando al Ventennio più controverso d’Italia, un passato che a distanza di quasi un secolo continua ad accendere dibattiti infuocati. I venti racconti contenuti in quest’antologia, ambientati tra il 1921 e il 1945, disvelano i sentieri celati nei suoi “se” e nei suoi “ma”, senza tic né tabù. Partendo da premesse storicamente documentate, ogni autore traccia un bivio nel solco degli eventi, conducendoci nei sentieri dell’ignoto.

#ConsigliDiLettura
🇪🇨 Isla Isabela (Ecuador), Jeffrey L. Rotman, 1987
Quando egli ti trova pronto, è necessario che agisca e si riversi in te, così come il sole, appena l'aria è limpida e pura, non può non effondersi e nulla può trattenerlo. [...] È come quando un uomo fissa a lungo il sole: qualunque cosa egli guardi dopo, non vede più che il sole.

– Meister Eckhart, Il Natale dell’Anima

[In foto: Marmolada e Gran Vernel visti dal sentiero di Viel del Pan, Canazei (TN) Agosto 2024 ©️ Marco Malaguti]
2025/02/23 12:47:58
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