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🗞 Estratto dell'intervista in Francia a Kishimoto e Ikemoto!

➡️ Mikio Ikemoto: [...] quello che intendo è che le cose non vanno sempre come programmato. Alcuni piccoli cambiamenti sono stati fatti fin dall'inizio. A poco a poco, la storia prosegue verso una direzione differente da quella tracciata dal maestro Kishimoto. Ciò avviene per diverse ragioni, ma la più importante è che avevo bisogno di creare un nuovo sviluppo per la parte shonen e una nuova idea per la parte seinen.
Dopo aver preso queste decisioni, sono nati Ada e Daemon. Il ruolo di Kashin Koji è stato rivisto e, a seguire, anche la fuga di Amado presso Konoha. Inoltre, Code sarebbe potuto morire molto tempo fa. A essere sincero, anche un altro importante personaggio è stato risparmiato. Anche se l'idea iniziale consisteva nel rendere il manga ancora più avvincente, ormai siamo lontani da ciò che era stato programmato in origine. Attualmente, sto sviluppando la storia in autonomia: per questo motivo, credo che la sfida principale nella scrittura di Boruto, sia per me che per il maestro Kishimoto che mi fornisce la sua approvazione, sia continuare a gestire quei cambiamenti che non erano stati previsti.


D: In qualità di creatore di Naruto, cosa ha pensato quando il suo ruolo in Boruto è passato da supervisore a scrittore?
Masashi Kishimoto: Riguardo a Boruto non ho alcuna preoccupazione, in quanto ho già scritto tutti i punti più importanti della storia, che fungono da scheletro fino al termine dell'avventura, e li ho già mostrati a Ikemoto. Se c'è qualcosa da modificare, ne discutiamo insieme e proseguiamo di comune accordo. Quindi non ci sono problemi. Inoltre, Ikemoto crea ogni mese un nemu [bozza di storia con i dialoghi] con idee, sviluppi e personaggi che superano la mia bozza. Pertanto, anche se lo controllo ogni mese, raramente ho qualcosa da dire. Mi fido di Ikemoto, che mi ha anche aiutato molto tempo fa nel team di produzione di Naruto: per questo motivo, sapevo che era eccezionale sia nei disegni che nella stesura della storia. Non avrei creato Boruto se Ikemoto non avesse accettato di proseguire.

D: Quali sono i passaggi per la creazione di un personaggio di Boruto?
Mikio Ikemoto: Innanzitutto occorre decidere il ruolo del personaggio. L'idea di fondo è creare un personaggio sulla base delle necessità. In seguito, mi assicuro di fornirgli un aspetto particolare: Ada, ad esempio, possiede le abilità per dominare il mondo, ma preferisce dare priorità all'amore ed è dotata di un lato sciocco, scherzoso. Un altro esempio è il personaggio di Hidari, che richiama Sasuke: da un lato, utilizza tecniche che rimandano all'Uchiha, dall'altro si rivela per essere completamente fuori dagli schemi e per nulla simile a Sasuke. In breve, si riconduce tutto al Gap Moe [curiosità che nasce quando una persona mostra un aspetto profondamente diverso da quello che ci si aspetterebbe da lei, tale per cui il personaggio diventa affascinante].

Fonte: Howl

#boruto #kishimoto #ikemoto

@mangadata



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➡️ Mikio Ikemoto: [...] quello che intendo è che le cose non vanno sempre come programmato. Alcuni piccoli cambiamenti sono stati fatti fin dall'inizio. A poco a poco, la storia prosegue verso una direzione differente da quella tracciata dal maestro Kishimoto. Ciò avviene per diverse ragioni, ma la più importante è che avevo bisogno di creare un nuovo sviluppo per la parte shonen e una nuova idea per la parte seinen.
Dopo aver preso queste decisioni, sono nati Ada e Daemon. Il ruolo di Kashin Koji è stato rivisto e, a seguire, anche la fuga di Amado presso Konoha. Inoltre, Code sarebbe potuto morire molto tempo fa. A essere sincero, anche un altro importante personaggio è stato risparmiato. Anche se l'idea iniziale consisteva nel rendere il manga ancora più avvincente, ormai siamo lontani da ciò che era stato programmato in origine. Attualmente, sto sviluppando la storia in autonomia: per questo motivo, credo che la sfida principale nella scrittura di Boruto, sia per me che per il maestro Kishimoto che mi fornisce la sua approvazione, sia continuare a gestire quei cambiamenti che non erano stati previsti.


D: In qualità di creatore di Naruto, cosa ha pensato quando il suo ruolo in Boruto è passato da supervisore a scrittore?
Masashi Kishimoto: Riguardo a Boruto non ho alcuna preoccupazione, in quanto ho già scritto tutti i punti più importanti della storia, che fungono da scheletro fino al termine dell'avventura, e li ho già mostrati a Ikemoto. Se c'è qualcosa da modificare, ne discutiamo insieme e proseguiamo di comune accordo. Quindi non ci sono problemi. Inoltre, Ikemoto crea ogni mese un nemu [bozza di storia con i dialoghi] con idee, sviluppi e personaggi che superano la mia bozza. Pertanto, anche se lo controllo ogni mese, raramente ho qualcosa da dire. Mi fido di Ikemoto, che mi ha anche aiutato molto tempo fa nel team di produzione di Naruto: per questo motivo, sapevo che era eccezionale sia nei disegni che nella stesura della storia. Non avrei creato Boruto se Ikemoto non avesse accettato di proseguire.

D: Quali sono i passaggi per la creazione di un personaggio di Boruto?
Mikio Ikemoto: Innanzitutto occorre decidere il ruolo del personaggio. L'idea di fondo è creare un personaggio sulla base delle necessità. In seguito, mi assicuro di fornirgli un aspetto particolare: Ada, ad esempio, possiede le abilità per dominare il mondo, ma preferisce dare priorità all'amore ed è dotata di un lato sciocco, scherzoso. Un altro esempio è il personaggio di Hidari, che richiama Sasuke: da un lato, utilizza tecniche che rimandano all'Uchiha, dall'altro si rivela per essere completamente fuori dagli schemi e per nulla simile a Sasuke. In breve, si riconduce tutto al Gap Moe [curiosità che nasce quando una persona mostra un aspetto profondamente diverso da quello che ci si aspetterebbe da lei, tale per cui il personaggio diventa affascinante].

Fonte: Howl

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